I dintorni
L’ agriturismo Villa Isa offre la possibilità di godere di vacanze rilassanti tra le confortevoli bellezze delle colline maremmane e del suo meraviglioso litorale.
Cala Violina
E’ la cala più famosa del golfo: si raggiunge soltanto a piedi, in bicicletta o a cavallo, ed è accessibile da due differenti sentieri. Partendo da Follonica, il primo sentiero, il più rapido per arrivare a Cala Violina, si raggiunge seguendo le indicazioni stradali che portano a Castiglione della Pescaia. Passato “il Puntone di Scarlino”, porto turistico del golfo, dopo un lungo rettilineo, si trova un cartello posto sulla destra che indica la località. Si percorre circa 1 Km di strada sterrata per lasciare la macchina in un ampio parcheggio; da qui si prosegue a piedi per circa 1 Km. Il secondo sentiero parte dal Puntone di Scarlino. In questo caso troverete una mulattiera percorribile anche in bicicletta o a cavallo. Dalla strada, che s’inoltra nel bosco costeggiando dall’alto la riva del mare, si può ammirare tutta la bellezza del golfo. Prima di arrivare a Cala Violina si raggiunge un’altra insenatura: Cala Martina. Nei pressi di questa località, nel bosco, si trova un monumento che ricorda il passaggio di Giuseppe Garibaldi che, diretto in Sicilia, qui si rifornì d’armi e di munizioni. Forse non tutti sanno che “Cala Violina” è un nome onomatopeico. La caletta, infatti, prende il nome da una caratteristica della sua sabbia che, in primavera, quando il flusso turistico non l’ha ancora premuta eccessivamente, al calpestio trasmette la sensazione del “suono di un violino”.
Punta Ala
Il moderno centro turistico si è sviluppato nel corso del XX secolo in particolare negli anni settanta. La località è rinomata per l’attrezzatissimo porto turistico e per le regate veliche. Il luogo è meta turistica di élite in ogni stagione, grazie alla presenza di lussuosi residence, seconde case e imbarcazioni ormeggiate presso il porto. Inoltre ospita uno dei più grandi campi da golf d’Europa.
Castiglione della Pescaia
Antico Borgo affacciato sul mare, fra Punta Ala e Marina di Grosseto. La parte antica è un balcone sul Tirreno. E’ sede di un porto turistico che offre escursioni giornaliere per le isole dell’Arcipelago Toscano. Castiglione della Pescaia vanta origini antichissime: le prime tracce di popolamento di questa zona risalgono a circa sessantamila anni fa, mentre il primo insediamento urbano si colloca a Vetulonia, l’antica città che gli Etruschi fondarono nei pressi del lago Prile (oggi scomparso). I Romani fondarono, invece, il villaggio di Salebrone, famoso per il clima mite, il lago pescoso e i dintorni ricchi di selvaggina. Dopo la caduta dell’Impero Romano e le incursioni dei Barbari, nel 962 Castiglione fu ceduta a Pisa da Ottone I° di Sassonia, imperatore di Germania. Pisa ne sfruttò le ricchezze e non si curò dell’insabbiarsi del porto e delle acque del lago Prile che, divenendo stagnanti, furono causa di crescenti epidemie malariche.
Parco della Maremma
Il Parco Naturale Regionale della Maremma è stato istituito nel 1975 ma, nonostante le sue ridotte dimensioni (circa 10.000 ha) ed i pochi anni di vita, in poco tempo è divenuto un punto di riferimento per un sempre maggior numero di persone. Nel 1993 è stato insignito del Diploma di Parco Europeo rilasciato dal Consiglio d’Europa. La visita del Parco è possibile soltanto a piedi; le vie d’accesso agli itinerari sono due: Alberese e Talamone.
Isola d'Elba
E’ situata nel mezzo del parco marino dell’arcipelago toscano ed è raggiungibile con una sola ora di nave da Piombino. Ha una superficie di 200 km quadrati e 147 km di sviluppo costiero, con un continuo alternarsi di spiagge, scogli e pareti a picco. L’Elba offre un territorio ricco di panorami ed angoli nascosti da esplorare, sia marini che di montagna (il monte Capanne supera i 1000 metri).
Massa Marittima
Antica cittadina, posta su un colle a 380 m s.l.m., a circa 15 Km da Follonica. Nota per le miniere di rame e d’argento, sfruttate fino al 1300, poi riattivate dal 1830 fino agli anni 1970, conserva intatto il suo aspetto medioevale. Il Balestro del Girifalco, gara fra i balestrieri dei rioni della Città, è anche una rievocazione storica (quarta domenica di Maggio ed il 14 Agosto).
San Galgano
Il complesso composto dall’Eremo o Rotonda di Montesiepi e dalle rovine della grande Abbazia di Circestense di San Galgano è uno dei più suggestivi che si trovano in Toscana. Nella Rotonda di Montesiepi si trova, infissa nella roccia, la Spada di San Galgano. Edificata tra il 1182 ed il 1185, sopra alla capanna sulla collina ove San Galgano visse il suo ultimo anno di vita e proprio lì dove aveva infisso la Sua Spada nella roccia, la Rotonda di Montesiepi fu originariamente la Tomba del Santo, che fu sepolto a nord della spada come a vedere, attraverso la porta di ingresso, Chiusdino. Solo nel 1220 circa fu iniziata la costruzione della grande Abbazia a valle. I lavori di costruzione durano fino al 1268, quando venne ufficialmente consacrata dal Vescovo di Volterra Alberto Solari. Poi cento anni di grande splendore fino al 1364 a cui seguì la lenta decadenza data dalla sventurata pratica della Commenda. Un fatto sopra ogni altro: nel 1550 il Commendatario Girolamo Vitelli arrivò a vendere (dopo i gioielli e chissà cosa altro) il tetto in piombo. Nonostante alcuni tentativi di ripristinare il convento alla fine nel 1789, dopo che la Rotonda di Montesiepi fu elevata a Pieve, la grande abbazia venne sconsacrata e lasciata definitivamente alla rovina.
Vetulonia
E’ un’antica città degli Etruschi, toccò il massimo del suo splendore tra il VII e il VI sec. a.C. e conserva ancora molte memorie della sua antica potenza. Dopo lo splendore del periodo etrusco Vetulonia decadde, fu nel 1181 che sorse il Castello di Colonna, nato dalla necessità di fortificazioni per la difesa della popolazione. Delle imponenti cinta murarie etrusche sono rimasti alcuni tratti, e nelle immediate vicinanze dell’attuale paese si trova la necropoli etrusca. Tra le tombe che si possono visitare, sono notevoli la Tomba del Diavolino e la Tomba della Petrera, che si incontrano imboccando la strada che porta a Buriano. Nel paese si potrà visitare un museo archeologico con reperti di notevole valore. Splendido è il panorama che si può ammirare per il dolce declinare dei colli.
Tirli
E’ immerso tra lecci e castagni, e gode di un clima eccezionale sorgendo a 450 m. sul livello del mare. I primi insediamenti sono fatti risalire alla presenza di boscaioli e pastori e la tradizione dei tagliatori di bosco è ancora molto radicata negli abitanti. Suggestivo per le sue viuzze, il paese è dominato da un convento fortezza, costruito attorno al 1500 dai frati Agostini; qui si sarebbe rifugiata la popolazione per sfuggire agli assalti dei pirati saraceni. Buriano ll paese, dominato da un castello, è di origine antica, forse romana, secondo altre fonti longobarda. Conobbe il massimo suo splendore nei primi tre secoli di questo millennio. La chiesa romanica ha il campanile incorporato e conserva una reliquia di San Guglielmo , che trovò rifugio nel “Romitorio”. Ogni seconda domenica dopo Pasqua, viene festeggiato San Guglielmo con una suggestiva processione che parte da Buriano e attraverso la macchia raggiunge il Romitorio. In questa occasione dalla fattoria “La Badiola” viene portata la “pianeta”, tessuto trapuntato in oro e donato dalla Granduchessa di Toscana Maria Antonietta in ricordo di una sua caduta da cavallo.
Pitigliano
Centro principale della Maremma collinare, ha origini remote risalenti all’età del bronzo. La presenza degli Etruschi è testimoniata da antiche necropoli e soprattutto dalle “Vie Cave”, strade scavate nel tufo, roccia vulcanica, elemento geologico dominante di questo territorio. Pitigliano nelle varie epoche è passato da feudo degli Aldobrandeschi a contea degli Orsini fino al XVII sec., quando entrò a far parte del Granducato di Toscana dei Medici e successivamente dei Lorena. Pitigliano si colloca in un ambito territoriale ricchissimo di siti di interesse naturalistico e storicoarcheologico, e rappresenta perciò la base di partenza ideale per gite ed escursioni indimenticabili.
Firenze
Gran parte della fortuna del turismo in Italia è dovuta al patrimonio artistico culturale racchiuso entro le mura della Città di Firenze. Una delle mete più amate da migliaia di turisti durante tutto l’arco dell’anno, percorrono non solo le sue strade maestre ma anche i vicoletti più sconosciuti. Tutti desiderosi di poter vedere David di Michelangelo, il Duomo, i dipinti del Botticelli, il Museo degli Uffizi, una lista, troppo lunga, da poter elencare… Firenze, città d’arte per eccellenza, ma che mantiene con tenacia una dimensione umana, oggi come nel passato come dimostrano la cortesia ed il buon umore nei colorati mercatini all’aperto e nelle piccole piazze, oppure nelle piccole trattorie dove i clienti dividono il tavolo con gli abituali frequentatori fiorentini, giovani ed anziani. Firenze, città amata, apparentemente conosciuta, ma tutta da scoprire.
Siena
E’ adagiata su tre colline tra le sorgenti dell’Arbia e dell’Elsa. È centro industriale e agricolo, è ricca di opere artistiche e monumenti ed è sede del famoso Palio. Tutto l’anno è adatto per visitare la provincia. Fondata dagli Etruschi, Siena fu colonia romana al tempo di Augusto. Divenne sede vescovile nel ‘700 dopo l’occupazione longobarda, ma nell’XI secolo’ si affermò come comune laico. Aspre lotte divisero Siena da Firenze, tanto che quest’ultima, nel 1260, venne sconfitta a Montaperti. Dopo essere stata governata da varie signorie, la città cadde sotto il dominio imperiale ed entrò a far parte dello stato Mediceo, poi di quello Lorenese fino al 1859, data in cui fu annessa al Regno d’ltalia.
Grosseto
Città fortificata lungo la via tra Roma e Pisa, nel 1138 diventa sede vescovile prendendo così importanza nella Maremma. Più tardi passa agli Aldobrandeschi, poi viene conquistata dai Senesi e nel 1559 passa ai Medici. Segue varie bonifiche per almeno due secoli.